Il Genio

Intervista

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Gianluca e Alessandra sono prima di tutto due amici, che si divertono a comporre musica e per questo nel 2008 hanno fondato il loro duo Il Genio. In questa intervista ci hanno raccontato qualcosa in più sul loro nuovo lavoro “Una Voce Poco Fa”.

Ciao ragazzi, come state? Cosa state facendo in questo momento?

Molto bene, merci. Ci prepariamo ai numerosi concerti che ci saranno tra Febbraio e Marzo.

Raccontateci questo periodo lontani dal mercato musicale...

In realtà siamo sempre stati presenti, sia come live che come attività discografica, Vivere negli anni X, pubblicato da disastro records nel 2010 ha prodotto molti buoni frutti, ed è un album che probabilmente ha avuto meno visibilità del primo, ma che contiene, secondo noi, degli ottimi pezzi. Ora c'è questo nuovissimo "Una voce poco fa", uscito per Ego Music, e sta dando già tante soddisfazioni.

Con il brano “Pop Porno” avete raggiunto un pubblico vastissimo, come è cambiata la vostra vita?

Non molto per la verità, la gente crede che si tocchino vette impalpabili, invece si resta felicemente con i piedi per terra.

Rifareste tutte le scelte che avete fatto o cambiereste qualcosa?

Rifaremmo tutto quello che si può fare, e tornare indietro per cambiare qualcosa non rientra tra le cose che si possono fare.

In questi anni come si è evoluta la vostra musica?

Abbiamo cercato di migliorare il nostro suono, di fare scelte più mature, di scrivere meglio, ci si prova almeno, e pensiamo di aver raggiunto una riconoscibilità nel suono e nella produzione, al di là che piaccia o meno.

Come è nata la vostra passione?

Attraverso un sentire un comune gusto, un collimare di intenti. Il Genio è leggerezza e contenuti, almeno, ci piacerebbe che questo possa essere percepito.

Vi ricordate il primo disco che avete acquistato?

No, ma il primo che abbiamo pubblicato come Genio è un bel disco.

Parliamo del vostro nuovo lavoro “Una Voce Poco Fa”. Cosa vuole raccontare questo album?

Che è un disco sincero, pregno appunto di quel lavoro che abbiamo cercato di affinare in questi anni. E' un disco vario, ci sono dentro delle ballad come delle irriverenze pop, e anche delle sorprese più danzerecce.

Qual è il processo creativo che sta dietro alla scrittura dei vostri pezzi?

Non ci sono formule preconfezionate, ogni brano ha la sua storia. Per il solito i testi più divertenti, o divertiti, sono quelli che ci mettiamo a redigere assieme, proprio perché quando ci si vede è il divertimento ad affiorare più d'ogni altra cosa.

Nel disco avete incluso anche la versione italiana di “Groenlandia” dei Los Zombies. Come mai questa scelta?

E' un brano che ci ha fatto conoscere una nostra amica spagnola, è lei che ha pensato potesse essere una bella cover per noi. In effetti, ci è piaciuto, abbiamo curato la versione italiana del testo, e speriamo possa piacere.

Nel panorama musicale attuale quali artisti e album vi piacerebbe consigliare ai nostri utenti?

Girl with The Gun, da poco usciti con un nuovo album, sono sicuramente un gruppo da seguire, di taglio internazionale e di grande gusto.

E quali suggerimenti vi sentireste di dare ai giovani artisti che vogliono intraprendere la carriera musicale?

Non crediamo si possano elargire formule. Il consiglio vero è di provare a fare quello per cui ci si sente davvero tagliati. Il rischio, altrimenti, è di tagliare i fili che ci tengono legati al proprio benessere interiore.

Per finire, quali sono i vostri progetti per questo 2014?

Vorremmo fare uscire un nuovo singolo, con un bel video che abbiamo in parte già immaginato, e poi ci sono davvero tanti concerti in programma.

Gennaio 2014